Chi entra per la prima volta all’OPSA, viene come prima cosa colpito dalla sua grandezza: tanti edifici, tutte le nostre “Case”, connessi tra loro dalla lunga galleria centrale, inseriti in un enorme parco che collega la struttura principale con Casa Madre Teresa di Calcutta (il cui ingresso è in via Mazzini 93).

Ecco, quindi, che l’Opera della Provvidenza può anche avere l’immagine di un piccolo paese, un luogo di vita quotidiana in cui gli Ospiti trovano tutto quello di cui hanno bisogno. Ma anche un luogo aperto al territorio, grazie agli spazi che l'OPSA mette volentieri a disposizione della comunità.

Strettamente connessi alla vita degli Ospiti vi sono, quindi, i padiglioni di tre piani dove sono dislocati i Nuclei residenziali; il poliambulatorio e il magazzino farmaceutico; cucina, lavanderia e guardaroba interni; le palestre per le attività di riabilitazione; la ludoteca.

Gli spazi di vita quotidiana degli Ospiti e dei collaboratori, che OPSA su richiesta condivide con la comunità, sono l'Auditorium da 750 posti, la Sala polivalente, le Aule formative e la moderna palestra attrezzata per persone con disabilità.

All'OPSA, inoltre, la dimensione spirituale è coltivata grazie anche alla presenza di numerosi luoghi consacrati: in primo luogo la nostra chiesa, il Santuario di Maria Madre della Provvidenza, le cappelle e la Grotta di Lourdes, che accoglie i visitatori poco dopo l'ingresso nel parco.

Un parco enorme, come detto: 250.000 metri quadrati, allestiti con piante stagionali e sempreverdi e con spazi specifici per il ristoro (area attrezzata con panchine e tensostruttura) e per l’attività ricreativa (un campo da calcio).