
La Chiesa dell’OPSA è nata insieme all’Opera della Provvidenza stessa.
L’architetto Giulio Brunetta fu incaricato del progetto di realizzazione dell’OPSA e, sin dai primi disegni, la Chiesa costituisce il centro della struttura e ne è anche l’edificio più alto, per evidenziare che la Casa del Signore è il cuore dell’Opera della Provvidenza, che è Casa per i suoi Ospiti.
Per la progettazione, l’architetto Brunetta si è ispirato all’immagine evangelica della chioccia che allarga le ali per raccogliere i suoi piccoli. Gli arredi artistici, sia quelli previsti dal progetto iniziale che quelli individuati successivamente, sono stati realizzati negli anni man mano che la “Provvidenza” è intervenuta nelle sue diverse forme. Di particolare impatto sono i mosaici e le vetrate su progetto di Fernando Michelini, l’imponente organo e le terrecotte di Romeo Sandrin.

Il 17 febbraio 2024, nella lettera Ripartiamo da Cana a conclusione del sinodo della Diocesi di Padova, il vescovo mons. Claudio Cipolla ha comunicato tra i segni diocesani, in cui possiamo tutti riconoscerci, l’elevazione a Santuario della Chiesa dell’Opera della Provvidenza S. Antonio, come “segno di attenzione verso le persone fragili e vulnerabili e come apertura al territorio”.
Il 22 dicembre 2024 si è celebrata la Santa Messa di elevazione della Chiesa dell’OPSA a Santuario diocesano con la dedicazione a Maria Madre della Provvidenza. Il direttore generale dell’OPSA, mons. Roberto Ravazzolo, è anche rettore del Santuario.
Scopri di più sul Santuario di Maria Madre della Provvidenza nella sezione dedicata.



